4 July 2012

Turista in riviera: morso e fuggito?

Sono anni che le statistiche relative alle presenze turistiche nel levante ligure registrano una parabola discendente. Nonostante lo sviluppo grafico si possa analizzare secondo le convenienze o interpretare a piacimento con l’ottica di sponsorizzare ottimismo tra gli operatori, l’informazione che ne scaturisce è preoccupante: il turista è sempre meno attratto dalla riviera. Anziché interrogarsi sulle possibili motivazioni che lo spingono ad orientarsi verso altri lidi, si preferisce congetturare sui numeri, per trovare conforto in affermazioni vuote di qualsiasi significato, ma che esprimono, in tutto il loro splendore,il risultato della politica turistica: «Stiamo meglio di chi sta peggio». È altrettanto interessante leggere i commenti degli addetti, sia imprenditoriali, sia politici. Ci si meraviglia del dato consuntivo, ma si fatica a percepirne le possibili cause. Oggi è più semplice addossare la colpa a un meteo poco clemente, mentre domani altri fattori saranno ritenuti responsabili del calo attrattivo della Liguria. Peccato sia anche troppo facile accorgersi di un evento quando ormai si è verificato per manifestare incredulità: occorre chiedersi preventivamente come agire e non reagire. Non serve affrontare la crisi del turismo ligure a fine stagione, occorre attivarsi in anticipo con politiche efficaci per poi a posteriori effettuare un’analisi critica sulla validità delle scelte strategiche. Allo stato attuale, quello che preoccupa è la persistente crisi economica: il  turista è sempre più attento all'aspetto monetario della vacanza piuttosto che ad altre qualità che fanno da cornice. Se altre località a vocazione turistica (Nordest e Dalmazia) registrano il “tutto esaurito”, con enorme sorpresa ci si accorgerà  che il settore turistico non è in crisi, perché le persone non rinunceranno mai, anche in periodi di depressione, alle ferie lontano dalla quotidianità. Le ragioni per cui in altri luoghi emerge una situazione migliore è perché il turista all'arrivo non è aggredito da tariffe proibitive dei parcheggi, dall'assenza di sorrisi quando entra in un locale, dalla mancanza di servizi che conferiscono alla vacanza un maggior valore. Il turista in Liguria non è più “mordi e fuggi”, semmai è stato morso (dai prezzi) ed è fuggito altrove. In un’epoca in cui tutti (dai più giovani agli anziani) passano l’estate a mandarsi messaggi dalle più ridenti località di villeggiatura accompagnati dai simpatici “smile”, immaginatevi di mandare un sms promozionale dalla Liguria: estrapolatela dal contesto del mondo e immaginatevi la Terra come un viso. Secondo voi sorride?
Autore: Emanuele COSTA
Pubblicato su: Il Secolo XIX del 24 agosto 2008 con il titolo «Il turista in Riviera: morso e fuggito?»

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